mercoledì 27 luglio 2016

Kizumonogatari - 018 [novel ita + film]


Ultimo capitolo. Sono triste, ma non troppo...
Perché ieri è uscito il primo film di Kizumonogatari in BD in Giappone e quindi mi sono guardata la raw (cioè senza sottotitoli, qui potete scaricarla. è uscita anche una versione sottotitolata qui, ma non so quanto sia buona una traduzione uscita dopo nemmeno 24 ore. io personalmente non la consiglio. certo è che anche solo VEDERLO è fantastico perché...boh...che emozione, musiche, animazioni e doppiaggio stupende, davvero. Tanto voi avete già letto la novel, no? potreste vederlo e pace all'anima dei sub. io vi consiglierei di guardarlo senza sottotitoli così che vi possiate concentrare bene sulle immagini che, fidatevi, vi toglieranno il fiato).
Vi ricordo che il film copre i primi 6 capitoli e abbiate presente che la scena in cui Araragi incontra per la prima volta Kiss-Shot, animata fa un po' impressione a mio avviso, ma è anche bellissima e struggente. Oltretutto hanno cambiato alcune cose, per renderle un pochino più interessanti secondo me, tipo che le rovine scolastiche sono praticamente una scuola super all'avanguardia, semplicemente non più utilizzata. E Kiss-Shot non si trova sotto un lampione ma...beh, vedrete.

Per darvi un'idea di come sia il film, ho usato immagini prese proprio da lì (quindi se vi sembra che la luce sia pomeridiana, è perché lo è nel film. ma nel capitolo è mattina all'inizio).

In conclusione, quest'ultimo capitolo chiude una porta, ma spalanca il portone a tutte le altre Monogatari, lasciandoci con un po' di amarezza e tanta voglia di (ri)vedere tutte le serie. 



018

Epilogo.

O sarebbe meglio dire: la storia d'ora in poi.

Il giorno seguente, dopo tanto tempo, fui svegliato dalle mie due sorelle, Karen e Tsukihi, e andai a scuola. Il fratello maggiore era tornato a casa dopo un viaggio per ritrovare se stesso durato due settimane e i genitori non avevano detto neppure nulla di speciale, mentre le sorelle erano solo scoppiate a ridere. Siccome sapevo che comunque in realtà avevo fatto qualcosa di indescrivibile per cui mi sarei meritato di venir preso in giro, non potei che dar loro ragione.

Comunque oggi sarebbe iniziato il nuovo anno scolastico.
Mi diressi a scuola in bicicletta. Erano passate due settimane dall'ultima volta in cui ero salito in bici. In ogni caso, non si può dimenticare come si va in bicicletta solo perché si è stati per qualche tempo all'inferno.
Arrivato.
Davanti alla palestra erano esposti i nomi delle nuove classi.(1)
"Ooh."
Era accaduto un miracolo. Il mio nome e quello di Hanekawa erano nella stessa tabella. Beh, miracolo forse è una parola eccessiva, ma ero piuttosto euforico. Un'emozione che non avevo provato quando le classi erano cambiate al secondo anno. Non so quale fosse la natura di quell'emozione, ma era meraviglioso essere ancora in classe con lei.
Tra la folla di studenti che accorrevano per scoprire in che classe erano, individuai Hanekawa e la chiamai–dato che la sua aura da studentessa modello è rara persino al Liceo Naoetsu, la riconobbi subito.
Aveva cambiato pettinatura.
Cioè, aveva solo diviso la treccia in due, una per ogni lato, ma cambiando solo quello la sua immagine complessiva era drasticamente cambiata.
"Oh cielo, c'è Araragi-kun...ehilà."
Hanekawa aveva un'espressione stanca in viso.
Le spalle erano basse e sembrava giù di corda.
Non avevo mai visto nessuno così abbattuto per l'inizio dell'anno scolastico.
Hanekawa Tsubasa
"C'è...c'è qualcosa che non va, Hanekawa-san?"
Cosa poteva essere?
Non le andava di stare in classe con me?
Fui assalito da un complesso di persecuzione, ma sembrava che non fosse quello il motivo.
"Ah."
Hanekawa mi afferrò per la manica dell'uniforme scolastica e mi trascinò in palestra. E, come pensavo, raggiungemmo un punto in cui potevamo parlare senza esser sentiti.
"Ho dimenticato il mio reggiseno nel magazzino del campo sportivo!" si lamentò Hanekawa.
"Già."
"Sarà già stato trovato a questo punto..."
Avevamo voluto sistemare tutto il campo sportivo, nei limiti del possibile, ma non avevamo potuto fare nulla per la porta di ferro del magazzino, perché era stata piegata e accartocciata come un foglio di alluminio dal potere visivo da vampiro, quindi alla fine l'avevamo lasciata così ed eravamo tornati a casa. Nessuno studente stava andando nella direzione del campo per ora, ma la porta era sparita del tutto, quindi sicuramente avrebbe ben presto attirato l'attenzione e sarebbe scoppiato un gran casino. Ovviamente il campo sarà esaminato scrupolosamente.
E sembrava che fosse questo a preoccupare Hanekawa.
"Certo, le circostanze non mi hanno permesso di essere scrupolosa, ma per me sarà il fallimento di una vita...e la situazione più imbarazzante in assoluto."
"Non preoccuparti, Hanekawa."
"Perché?"
"L'ho recuperato io."
"Cosa?!"
"Non permetterò che tu ti senta in imbarazzo."
"In quella situazione, quand'è che hai avuto tempo di farlo?!"
"Ehi, non sottovalutarmi così tanto. Durante tutte le vacanze di primavera, non ho mai pensato, neppure una volta, di dare priorità a qualcosa che non fosse la tua biancheria, sai!"
"Non voglio sentire una parola di più!"
"Ed ecco perché ora in camera mia ho il set completo di mutandine e reggiseno."
"Restituiscimeli!"

Chiacchierammo un po'.
Dato che c'era ancora tempo prima che la campana suonasse, io e Hanekawa parlammo per qualche minuto. Naturalmente l'argomento principale riguardava i vampiri. Cioè, Hanekawa decise di condividere con me la sua immensa conoscenza sui vampiri.
"Beh, è solo una teoria," iniziò. "I vampiri si nutrono di sangue umano–però, il significato cambia completamente se bevono sangue per nutrirsi o per creare un subordinato."
"Sì, l'ho sentito dire anch'io, però non ricordo se l'ho sentito da lei o da Oshino."
"Un pasto, beh, è un pasto, ma creare un subordinato è un po' come un atto sessuale.
"U-un atto se-sessuale?"
"Esatto," disse Hanekawa. "Si dice che l'appetito sia simile al desiderio sessuale. Oltretutto, seguendo quel filo logico, è chiaro come mai un vampiro non sia troppo incline a creare un subordinato. In 500 anni–lei ha avuto due subordinati. Non so cosa ne pensino i vampiri della castità, ma è stata una donna casta." (2)
"Casta?"
"Credo che il suo primo subordinato fosse il suo amante."
Una regola sul non creare un subordinato–
A me l'avevano descritto così.
Un vampiro–casto, virtuoso.
Anche se sono in punto di morte, i vampiri tendono a non salvarsi creando un subordinato–era così?
Allora in che occasione si creano subordinati?
Era quella, la domanda.
"....Ma non erano un umano e una vampira?"
"È per quello che l'ha trasformato in un subordinato, no? L'esistenza dei metà-vampiri può essere spiegata come una prova di questo tipo di coppie..........anche se la situazione era un po' differente, suppongo. Comunque, questa è solo una mia congettura. In ogni caso, è per questo motivo che ha cercato di fare ciò che allora non aveva potuto fare, credo–come espiazione."
"Espiazione–"
Non aveva potuto far tornare umano il primo subordinato.
Quindi ne ha fatto un altro, me, per sovrappormi al primo.
Forse.
Araragi Koyomi
"Non voleva morire per mano di tre esorcisti però–ciò che realmente intendeva dicendo di aver trovato un luogo in cui morire, forse era perché ti aveva incontrato. Quando ha incontrato–il secondo subordinato."
"Un luogo in cui morire–eh."
"Ripensandoci, in quel momento, quando stava per perdere le sue abilità di vampiro trasformandoti in un subordinato...quando aveva perso la capacità di bere sangue, forse era già preparata a morire di fame. Se un vampiro non può bere sangue, muore."
"Già...è vero."
"Ma per farti tornare umano, non poteva lasciarsi morire di fame."
".....Ieri notte, all'inizio mi aveva proposto di vivere per l'eternità con lei.....non so cosa aveva in mente di fare se io avessi accettato."
"Beh, sarebbe successo esattamente ciò che aveva detto, no?"
"Esattamente."
"Anche se una persona non può vivere da sola, in due si può."
"........"
"Due persone sono meglio di una, già in tre si è troppi–una cosa così. Tipo."
Chissà quale sarà il motivo alla fine, si chiese Hanekawa.
Chissà, risposi.
"Sei ferito."
"Mh?"
"È rimasta una ferita."
Hanekawa mi stava guardando il collo.
Dietro il collo, c'erano i segni di due canini.
"Eh? Non sono nascosti dal colletto?"
"Mmh. Forse li ho notati perché so che ci sono."
Incrociando le braccia, Hanekawa controllò da angolature diverse.
"Inoltre ci sono le ore di ginnastica...Araragi-kun, sarebbe meglio se facessi crescere i capelli un po' di più."
"Capisco...ma tenerli in ordine sarà una rottura."
"Alla fine quanto potere vampiresco ti è rimasto in corpo?"
"Dovrei fare un test più tardi, ma...beh, sembra che la mia capacità rigenerativa sia più alta di un normale essere umano. Ho l'impressione che se mi lavassi i denti velocemente, sarebbe più difficile per le gengive sanguinare."
"Dalle stelle alle stalle....."
"Già, circa. Se ci penso positivamente, alla fine sono riuscito a tornare umano, anche se qualche effetto collaterale è rimasto–tutto qui."
"Mmm....effetti collaterali, eh?"
"Beh, non importa se sono umano al 100% oppure no–già solo il fatto che riesco a stare sotto la luce del sole così mi sembra una cosa stupenda."
"Sei molto positivo."
Hanekawa sembrava intimidita.
Come immaginavo, la faccia sorridente di Hanekawa vista alla luce del sole è ancora meravigliosa.
"Beh, se c'è qualcosa che ti preoccuperà in futuro, dimmelo. Ti lascerò massaggiarmi le spalle quanto vuoi."
"Giusto. Se vorrò massaggiarle, te lo dirò. Per farti stare bene, Hanekawa, farò un sacco di ricerche e mi preparerò psicologicamente, e dalla prossima volta sarò in grado di massaggiarle come si deve."
"....S-stai parlando delle mie spalle, vero?"
"Eh? Ah, mh, beh sì."
"Che risposta ambigua....."
Hanekawa sorrise amaramente.
Hanekawa Tsubasa
In ogni caso.
Mi offrì la sua mano destra e disse, "almeno sono in classe con te–devo approfittare di quest'occasione per riabilitarti decentemente."
"Riabilitarmi.....cioè?" (3)
"Riabilitarti. È scritto come risorgere."
Ti va proprio a pennello, non trovi, Araragi-kun l'immortale? disse Hanekawa. (4)
"Prenditi cura di me il prossimo anno, Araragi-kun."
"Okay. Tu prenditi cura di me per sempre."
Anche se sicuramente sarà un periodo inferiore all'eternità.
Per favore, prenditi cura di me per sempre.
Strinsi la mano ad Hanekawa.
Era senza dubbi una stretta di mano tra amici.

Poi andammo in classe e ascoltammo il professore spiegarci brevemente cosa avremmo fatto quell'anno–anche se era la stessa cosa ogni anno. Il giorno seguente avremmo eletto i rappresentanti di classe, quindi ci disse di pensare a chi votare. Ovviamente voterò Hanekawa–e per quanto riguarda il maschio...non mi interessa. (5)

E poi dopo scuola.
Andai alle rovine scolastiche da solo.
Ci andai dopo aver informato Hanekawa. Avevo pure pensato di chiederle di venire, ma questa è una mia responsabilità, mia soltanto.
Venti minuti di bicicletta–e finalmente arrivai.
Conoscevo quel posto come se fosse casa mia ormai, attraversai il buco della rete e entrai dall'ingresso. Eppure, se ci penso, quella era la prima volta che guardavo con attenzione l'edifico alla luce del sole. Era più mal messo di quel che pensavo.
Sembrava stesse addirittura marcendo.
Era come se il palazzo stesse morendo.
Guardandolo con occhi umani, quello era tutto ciò che si vedeva.
Abbassai lo sguardo e entrai nell'edificio abbandonato–poi salii le scale.
Secondo piano–lo superai.
Dovevo andare al quarto.
'Lei' non è più debole contro la luce del sole.
Perché non è più un vampiro.
Controllai la classe con un buco nel soffitto, ma non c'era nessuno lì. Aprii la porta della classe accanto–la porta era rotta–e mi ritrovai faccia a faccia con Oshino.
"Yo. Sei in ritardo, Araragi-kun–ti stavo aspettando."
Oshino mi salutò in tono allegro.
Come al solito indossava una camicia hawaiana.
Era sdraiato su un letto fatto di banchi e non importava quanto mi sforzassi, ma non sembrava affatto che mi stesse aspettando. Però, anche se gliel'avessi detto, non sarebbe cambiato nulla.
"Ahahah. L'uniforme scolastica ti sta davvero bene, Araragi-kun. Sembri diverso."
"Anche se non sembra, sono uno studente, sai?"
"Ah, hai ragione. L'ho dimenticato per sbaglio. Già, eri il protagonista delle Battaglie ESP."
"Non so nemmeno di cosa stai parlando, sembra passato troppo tempo."
E comunque, non mi si addice fare il protagonista.
Non sono adatto neppure a fare il cattivo o il mostro.
Ora come ora non sono altro che un liceale.
Sono come appaio e cioè uno studente.
Anche se per qualche giorno sono diventato un superuomo.
"Capisco. Rappresentante-chan non è con te?"
"No, sono da solo. Dovevo farla venire con me?"
"In realtà in questo caso non importa. Anche se," continuò Oshino, "lasciami esprimere la mia preoccupazione, ma devi stare attento. Araragi-kun–non devi toglierle gli occhi di dosso. Quella ragazza è un po' troppo–pericolosa. Questa volta, tutti......sia io che te, tutti siamo stati manipolati da lei. Se diventasse il centro di un problema, onestamente neppure io riesco ad immaginare cosa potrebbe succedere."
Oshino Meme
"Sì....non c'è bisogno che tu me lo dica, avevo già intenzione di farlo," risposi. "Perché è mia amica."
"Okay. Beh, non sto facendo assistenza post acquisto, ma ero preoccupato per te, quindi ho intenzione di restare in questo edificio per qualche tempo–ho cercato in lungo e in largo ma alla fine queste rovine scolastiche sono il posto migliore per passare del tempo indisturbato. Se succede qualcosa, vieni pure da me."
"Venire a chiedere consiglio a te costa troppo."
"Non sono caro, si tratta solo di scambio equivalente," disse.

Oshino puntò una sigaretta spenta verso un angolo della classe.
"Bene. Allora procediamo subito con la prima volta."
In un angolo della classe.
C'era una ragazzina bionda.
Si teneva le ginocchia abbracciate.
Sembrava avere 8 anni–davvero piccola.
Non una ventisettenne.
Non una diciassettenne, non una dodicenne, né una bambina di dieci anni–ma una bambina bionda di 8 anni.
Con un'espressione insicura–mi stava fissando.
"......Sul serio."
Come dovrei chiamarla?
Non è nemmeno l'ombra di se stessa, non ha nemmeno un nome.
È la rovina di ciò che era.
L'ombra di un demone bellissimo.
E–
Per me, un'esistenza che non posso dimenticare.
"Sul serio.......Mi dispiace."
Mi avvicinai.
E poi mi abbassai per arrivare alla sua altezza e la abbracciai.
"Se vuoi uccidermi, puoi farlo quando vuoi."
Non disse nulla.
Non mi parlava più.
Come se fosse imbronciata, mostrò un po' di resistenza–ma immediatamente tornò docile e, ancora senza dire una parola, mi morse il collo.
Un po' di dolore.
E poi una sensazione di euforia.
"Continuo a pensare che quella non fosse la cosa giusta da fare," disse Oshino dietro di me, con tono pacato. "Suppongo di doverlo chiamare egocentrismo umano. Il disgusto provato per un vampiro che mangia esseri umani è lo stesso creato dalla disillusione del vedere un gattino adorabile mangiare un topo. E tu hai scelto di tenere un vampiro come animale domestico. Hai scelto di rimuovere gli artigli e le zanne, di strapparle le corde vocali, di neutralizzarla–eh. Tu, che sei stato trattato come un cagnolino, ora tratti la tua padrona allo stesso modo. Ecco cosa sta succedendo adesso. Se ci pensi–non è una storia molto interessante."
"........."
"L'umano che voleva gettare al vento la propria vita per un vampiro e il vampiro che voleva gettare al vento la propria vita per un umano, eh? È come lavare sangue con altro sangue–però, il sangue resta. Certo, si tratta di lavoro, quindi non dovrei ficcare il naso inutilmente, ma–beh, dato che ci ho preso parte, se mai ti dovessi stufare, dimmelo, Araragi-kun."
"Non odierò mai tutto questo," risposi, mentre la ragazzina beveva il mio sangue. "Perché sto facendo qualcosa che mi piace."
"Ah, ti piace?" fu la risposta distaccata di Oshino.
Dandogli la schiena–strinsi leggermente il corpo piccolo e debole di quella bambina che, anche usando tutte le sue forze, sarebbe potuta rimanere schiacciata dalla forza fisica di un essere umano.
Noi, che ci siamo feriti l’un l’altro, ci lecchiamo le ferite a vicenda.
Noi, che siamo diventati merce difettosa, abbiamo bisogno l'uno dell'altra.
"Se domani morirai, la mia vita durerà fino ad allora–se oggi vivi, vivrò anch'io."
Feci questa promessa ad alta voce.

E così, la storia di questi oggetti difettosi ha inizio.
Rosso quando bagnato, nero quando asciutto, una storia di sangue.
La storia della nostra preziosa ferita, che non guarirà mai.
Non la racconterei a chiunque.

終わり

Note:
1) "erano esposti i nomi delle nuove classi": se non siete fan di anime/manga ambientati a scuola forse non lo sapete, ma in Giappone, all'inizio dell'anno scolastico, le classi vengono rimescolate e si cambiano perciò compagni di classe. Il primo giorno di scuola vengono affisse delle tabelle all'ingresso e ogni studente deve verificare in che classe si trova. 
2) "è stata una donna casta":  kizumono non significa solo "oggetto danneggiato", ma può indicare anche una donna che è stata deflorata. Quindi Kizumonogatari è anche la storia di una deflorazione (spirituale? mentale? sentimentale?)
3) "Riabilitarmi?": la parola in giapponese è kousei e ha tanti omofoni, quindi Araragi non sa cosa intende Hanekawa.
4) Araragi-kun l'immortale:  "immortale" in giapponese significa anche non-morto, quindi Hanekawa scherza sul fatto che Araragi era immortale (non-morto) ed è resuscitato.
5) Hanekawa rappresentate di classe: nelle classi giapponesi si scelgono due rappresentanti di classe, la regola è che uno deve essere maschio e l'altra femmina.

4 commenti:

  1. Siamo arrivati alla fine ed é stato incredibilmente bello il finale, per non parlare della storia nel completo... bella. Grazie mille per averla tradotta fino alla fine, considerando gli impegni che avevi non é stata un impresa da poco, Grazie.

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    1. Considerando che l'avevano già iniziata e abbandonata due persone, è con grande orgoglio che posso dire di aver finito la traduzione di una novel intera, wow! Grazie a te per avermi accompagnata in quest'impresa e per aver sopportato fino alla fine ✌️✌

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  2. Wow...che dire...finale molto bello accompagnato da un'altrettanto bella traduzione.
    Francamente non mi piace leggere le novel, nella maggior parte dei casi vengono sempre lasciate a metà ed è fastidioso non spere come finisce quella storia.....dopo aver letto questo ultimo capitolo il minimo che io possa fare è dirti "grazie" per l'eternità! =)

    Ps....hai intenzione di tradurre altre novel? Le tue traduzioni si leggono che è una meraviglia e sarebbe stupendo se continuassi ^^

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    1. ciao, grazie di tutto, sono contenta che ti sia piaciuto! scusa per la risposta super in ritardo! onestamente vorrei continuare a tradurre ma è difficile trovare qualcosa che mi interessi e che al tempo stesso si trovi in inglese e non acquistata da qualche casa editoriale inglese o italiana ;-; in più fino a gennaio non mi potrò dedicare alle traduzioni e poi avrò altre esperienze personali in ballo che penso mi terranno molto occupata...sigh.
      però l'importante è che sia riuscita a concludere questa novel, sia per voi (so quanto sia frustrante trovare novel tradotte a metà) sia per me, era un'importante sfida personale e ce l'ho fatta a portarla a termine! e quindi niente, si vedrà dove ci porterà il futuro~

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